Trama
L’uomo è pesante e gretto. Ha mani da scaricatore di porto e non sa niente di musica. È entrato nella soffitta poco dopo la morte del bisnonno, ma solo per vedere se poteva sgraffignare qualcosa.
Il violino era lì, e sembrava lo aspettasse. Nascosto, ma non poi così bene. Paziente, da anni. In attesa…
Quando l’uomo lo afferra, tutto cambia.
Tra le calli di Venezia e il lento fluire dell’acqua del Canale, cominciano a diffondersi note suonate con maestria.
Qualcuno sta tornando, piano, in punta di piedi. Sta riprendendo vita, e lo fa impossessandosi di quella dell’uomo.
E mentre le note della Sonata a Kreutzer sfociano nell’Adagio, l’identità dell’uomo si spacca, andando in frantumi come uno specchio.
La sonata della vendetta è la storia di una trasformazione, di un ritorno che ha il sapore di una rivalsa, di un antico dolore mai sepolto che chiede a gran voce una rivincita.

Recensione
“La sonata della vendetta” è un romanzo di stampo thriller con un tocco genuino di ironia, che mira ad esplorare allo stesso tempo la realtà e l’irrealtà della vita. Un romanzo che parla di fantasmi che rappresentano una metafora, quella del passato e del futuro insieme. Devo dire che questo libro è arrivato nel momento adatto, un momento in cui sono fissata con i violini e le storie delicate, senza troppi fronzoli; molto interessante e breve, adatto per chi ama leggere ma non ha tanto tempo per farlo. L’ho iniziato con la pioggia e finito con il sole, gli elementi intorno a me sono evoluti con lui. La musica è protagonista; una melodia che viene da dentro e si propaga in ogni angolo dell’anima per tirare fuori qualcosa di inaspettato e misterioso. Marika Bernard ha creato un libro veloce da leggere ma difficile da assimilare, uno stile di scrittura un pochino all’antica che rende il tutto non pesante ma emozionante. Non posso svelare altro oltre la trama perché altrimenti vi rovinerei la sorpresa 😉 Leggetelo e fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando. Due lettori sono meglio di uno.

Voto: 7/10

Marika Vangone