I figli della cenere. La marea rossa

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PRODOTTO ESAURITO

Un sogno può abbandonarti, un amore può redimerti.

Dopo essersi riuniti, Alec, Lilienne e Caleb partono per Milano, nella speranza di trovare dei soldati di Reine disposti a scortare a castello la principessa e a offrire una buona ricompensa ai due Larsen per averle salvato la vita. Ma mentre il loro drappello si mette in marcia, l’esercito russo, capitanato da Taras Van de Lias, attraversa la falla nel Muro, sconfinando nel regno di Reine. Nel frattempo, sotto la Corazza di Hanstad, il Corsiero inizia il suo regno del terrore, minacciando le speranze di un controllo americano. I problemi dei Richter sono solo al principio; la Marea Rossa è appena cominciata.

Un sogno può abbandonarti, un amore può redimerti.

Secondo volume della saga I Figli della Cenere di Francesca Bertuca.

Dopo essersi riuniti, Alec, Lilienne e Caleb partono per Milano, nella speranza di trovare dei soldati di Reine disposti a scortare a castello la principessa e a offrire una buona ricompensa ai due Larsen per averle salvato la vita. Ma mentre il loro drappello si mette in marcia, l’esercito russo, capitanato da Taras Van de Lias, attraversa la falla nel Muro, sconfinando nel regno di Reine. Nel frattempo, sotto la Corazza di Hanstad, il Corsiero inizia il suo regno del terrore, minacciando le speranze di un controllo americano. I problemi dei Richter sono solo al principio; la Marea Rossa è appena cominciata.

Guarda la video presentazione de I Figli della Cenere - La marea rossa di Francesca Bertuca. Link You Tube

Scopri il primo volume della saga. Link al romanzo

 

2 recensioni per I figli della cenere. La marea rossa

  1. Valentina (I Consigli di Calliope)

    In questo secondo capitolo de I Figli della Cenere, le aspettative che mi ero fatta con il finale del primo libro non sono state per niente deluse, al contrario! Sono state persino superate.
    Francesca Bertuca, come sempre, è in grado di trascinare il lettore all’interno delle vicende che, in questo volume ancora più del primo, si alternano con un ritmo estremamente calzante permettendo, così, di rendere la storia a tratti frenetica e mai noiosa.
    Parlare degli avvenimenti di questo libro è pressoché impossibile senza rischiare di fare spoiler. Ogni capitolo, sempre raccontato in terza persona dal punto di vista dei protagonisti principali, è ricco di colpi di scena e ci svela, un pezzo alla volta, nuove informazioni sul passato, sui segreti, sul carattere e sulla psicologia dei personaggi.
    Non riesco a non amare il metodo descrittivo dell’autrice: poche parole e aggettivi sapientemente scelti per calarci completamente all’interno degli accadimenti. Ciascun punto di vista narrante è in grado di coinvolgere e suscitare nel lettore una forte empatia.
    La Marea Rossa conferma, così, la valutazione che avevo dato al primo capitolo e non può che portare l’intera saga al primo posto dei miei preferiti. Non vedo l’ora di leggere il terzo volume e non smetterò mai di consigliare questa lettura!

  2. Al

    Il primo volume della saga mi era piaciuto; il secondo mi ha conquistato. Si riconfermano lo stile di scrittura ritmato e appassionante e un’ambientazione pseudomedioevale che rivela sempre più relitti e macerie di un mondo tecnologico, moderno, distrutto da una catastrofe nucleare mille anni addietro.
    Dopo gli eventi al cardiopalma del primo volume, questo secondo romanzo prosegue con le vicende dei personaggi e ne introduce di nuovi, come Mina, brusca capa dei ribelli e sorella del pluriricercato Liam der Richter. Il suo punto di vista è trascinante e immersivo, per non parlare di Alec, il protagonista, che si ritrova a dover affrontare una situazione personale devastante. Non voglio fare spoiler, ma tra cliffhanger e colpi di scena si arriva a uno di quei climax che è impossibile non divorare una pagina dopo l’altra a notte fonda col fiato sospeso.
    Preparatevi a una grande rivelazione e a piangere personaggi cari. A gioire per altri. Ma, soprattutto, a combattere per sopravvivere sotto la pioggia incessante della cenere, in fuga dalla minaccia dilagante della Marea Rossa.

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