Editando, la rubrica in cui gli autori DZ ci raccontano la loro esperienza di editing. Oggi è con noi Luigi Carrozzo!

Editando presenta Luigi Carrozzo

Editando presenta Luigi Carrozzo

Editanto, gli autori DZ e l’editing – Luigi Carrozzo

Ciao Luigi, andiamo dritti al punto: l’editing è croce o delizia?

L’editing è senza dubbio una delizia. L’editor è il generale che osserva la battaglia da un’altura, è l’artigliere che sa dove piazzare i cannoni perché facciano più male. Guarda il mostro dal di fuori, studiandone i punti deboli. Lo scrittore quasi mai ci riesce. Lo scrittore è dentro la pancia del mostro, annebbiato dalla furia del combattimento.

La tua scrittura è migliorata dopo questa esperienza o hai pensato di cambiare mestiere?

È migliorata e, nel tempo, va migliorando. Ogni buon editing è anche una scuola di scrittura. Ho imparato a riconosce vezzi e vizi stilistici (all’inizio molti) francamente inutili, così come le finezze (all’inizio poche) di alcuni giri di frase cui, senza il lavoro dell’editor, non avrei dato il giusto valore.

Senza timore d’incorrere nelle ire di tutti gli editor che sono in ascolto, quali sono le caratteristiche di un buon editor?

Ecco, visto che ci stanno ascoltando, prima di tutto un editor deve avere un buon orecchio. Affinato a vari stili di scrittura, capace di valorizzare la lingua quando si deve, così come di smorzare i toni quando sono fuori registro. Deve avere capacità di osservazione, essere in grado di vedere anche ciò che non viene raccontato. Deve saper lavorare in tuta mimetica, adattando gli interventi alla personalità del narratore, ma se necessario deve anche saper imporsi: perché il testo viene prima di tutto. Come diceva un mio amico, scrittore ed editor, “fuori dal testo nessuna pietà”.

Grazie Luigi!

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