Spesso durante la lettura, mi capita di associare, quasi inconsciamente, le parole che scorrono sulle pagine con le immagini viste e studiate sui libri di scuola o nei musei. I testi svegliano nella memoria il ricordo di un’immagine che, nitida e prepotente, si va ad affiancare a ciò che sto leggendo, andando così a enfatizzare le mie sensazioni, colorandole con intense pennellate di colore.

Da questa esigenza di dare colore alle parole lette, nasce “Parole su Tela” la mia nuova rubrica del giovedì in cui, insieme a voi, analizzerò un’opera letteraria, confrontandola con un’altra opera appartenente a una forma d’arte differente, a me particolarmente affine: l’arte pittorica.

A partire da questo giovedì, e poi per le tre settimane successive, l’argomento su cui verteranno i confronti sarà l’amore.

L’amore in  tutte le sue declinazioni, raccontato da quattro splendide penne: Chiara Casalini, Silvia Gaiart, Debora Mayfair e Carlo Vicenzi. I loro romanzi verranno affiancati a un’opera pittorica e insieme essi si racconteranno, regalandoci quella che spero sia per voi un’esperienza emozionante e nuova, in grado di coinvolgervi e affascinarvi.

Ora, vi prego, sedetevi e concedetevi qualche minuto per osservare le due opere che ho scelto fondersi in un’unica cosa, per lasciare che le parole di Freak Show di Chiara Casalini, vadano a  imprimersi sulla tela La donna vampiro di Edvard Munch.

Freak Show è un romanzo forte, doloroso, che parla di tematiche sconvolgenti, tematiche importanti, caratteristiche della nostra società.

Freak Show parla di bullismo e delle sue drammatiche conseguenze senza mezze misure, con il rispetto necessario ma anche con la dovuta crudeltà e ne parla attraverso gli occhi di due protagonisti fuori dagli schemi, fragili e instabili, pronti ad aggrapparsi l’uno all’altro pur di sostenersi, oppure altrettanto pronti a trascinarsi a fondo reciprocamente, in un abisso profondo e buio da cui è impossibile riemergere.

 

Vale e Billy, due vite al limite del baratro, troppo deboli per stare soli e ancor di più per stare insieme, così come gli amanti dipinti da Munch nella sua opera “La donna vampiro”

Il dipinto mostra una ragazza dai capelli rossi che abbraccia un uomo avvolgendolo completamente in un gesto amorevole, consolatorio.

L’uomo tra le sue braccia sembra sentirsi al riparo da qualsiasi dolore, protetto da qualsiasi cosa possa colpirlo al di fuori di quell’abbraccio. Lei sembra volerlo proteggere a ogni costo, diventando scudo di quell’anima delicata e sensibile, diventando forte per entrambi, eppure, dimostrando tutta la sua fragilità, abbandonandosi del tutto sul corpo ricurvo dell’unica cosa al mondo che meriti di essere custodita, l’unica cosa che riesca a farla sentire importante.

Ma la realtà è spesso diversa da quella che a un primo sguardo appare; infatti i due amanti sono avvolti dal buio a sottolineare il pericolo imminente e a trasformare quella che sembra una scena ricolma di benevolenza in un incubo.

Guardando con più attenzione, notiamo come la fanciulla, intenta nel compito di proteggere, abbia il volto e le labbra nascoste nell’incavo del collo dell’uomo,  a preannunciare il morso che risucchierà la vita di quest’ultimo regalando un momentaneo sollievo dalla fame d’amore della donna. L’uomo che a questo punto potrebbe sembrare vittima inconsapevole di quell’abbraccio pericoloso, mortale, in realtà è del tutto conscio del rischio che corre e si cede volontariamente alle labbra della donna, pronto a privarsi della sua stessa vita, pur di ridonare alla donna un po’ di tranquillità, un po’ di quella luce che essa merita per poter splendere.

Allo stesso modo i due protagonisti di Freak Show si sacrificano, l’uno per l’altro, in un gioco pericoloso, appesi sul filo di una lama tagliente, insieme, stringendosi con forza tra loro, mettendo in luce un amore potente capace di sfidare la morte e l’oblio pur di vedere la vita dell’altro risplendere.

Nella Donna Vampiro di Munch la luce domina la scena. Posta frontalmente enfatizza l’abbraccio. Lo sfondo cupo soffoca e opprime. I colori si alternano in linee circolari, fino a precipitare nel rosso intenso e profondo, simile al sangue, dei capelli della donna.

Anche in Freak Show la luce viene puntata senza alcuna grazia, frontalmente, ad accecare il lettore, mostrando a esso l’oscurità che circonda i protagonisti alternata dalla luminosità dei loro sentimenti,  sottolineando così, in un vortice cromatico, la cruda drammaticità di un amore in grado di consumare e nello stesso modo rigenerare.

 

Vi aspetto la settimana prossima con un nuovo confronto che vedrà tra i protagonisti “La vita nei tuoi occhi” di Silvia Gaiart.

Un abbraccio

Elena