Cover di Livia De Simone

Intervista doppia per due colleghi, un uomo e una donna a confronto. Due che incontrerete nel nuovo romanzo di Fernando Santini in uscita a dicembre.

Ecco a voi Vincenzo Palladini e Teresa Berti.

NOME.

Vincenzo Palladini

Teresa Berti

SOPRANNOME.

Vincenzo: Bulldozer

Teresa: Vespa d’Inverno

ETÀ.

Vincenzo: 45

Teresa: 30

RAPPORTO CON L’ALTRO SESSO.

Vincenzo: Sono eterosessuale e le donne mi piacciono, ma sono anche fedele e credo che si debba lottare per mantenere un rapporto. Dal punto di vista professionale, mi piace lavorare con persone capaci e che sappiano cosa fare, indipendentemente dal sesso. Il nostro è un lavoro duro e se chi ci è vicino non sa come agire, potremmo farci o fare del male.

Teresa: Gli uomini mi piacciono, ma sono sempre impacciata quando si tratta di gestire una relazione. Ho spesso paura che possano fuggire spaventati dalla mia indipendenza e dalla mia intelligenza. Sul lavoro, mi piace l’atteggiamento di protettivo dei miei colleghi, ma ancor di più mi piace la loro espressione sorpresa quanto mi vedono arrivare a capire le cose prima di loro.

LA TUA DONNA/UOMO IDEALE.

Vincenzo: La mia donna ideale dovrebbe essere delicata, dura, determinata, sensibile, intelligente. Una donna che sia in grado di capire quanto il mio lavoro sia difficile sia fisicamente che mentalmente. Una donna che sappia sorridere e che ami fare all’amore. Insomma, una donna che mi assomigli.

Teresa: Il mio uomo ideale deve, prima di ogni altra cosa, sapermi dare sicurezza, regalandomi un sorriso quando sono giù di morale, portandomi della cioccolata calda quando mi vede incazzata, stringendomi tra le sue braccia quando mi vede impaurita o stanca. Deve essere un uomo in grado di reagire con durezza alle ingiustizie e capace di un gesto gentile verso i più deboli. In definitiva deve essere un galantuomo dall’animo nobile.  Purtroppo, sono cresciuta guardando Matrix e il mio ideale di uomo è Neo, il protagonista della trilogia.

COLORE PREFERITO.

Vincenzo: amo il giallo ocra che appare all’orizzonte durante certi tramonti romani.

Teresa: amo il grigio delle nuvole.

CIBO PREFERITO.

Vincenzo: Una bella tagliata al rosmarino, cottura media.

Teresa: Una bella tagliata al rosmarino, ben cotta.

DI QUALCOSA ALL’ALTRO.

Vincenzo: Sei una collega fantastica.

Teresa: Sei un uomo d’altri tempi.

TRE AGGETTIVI PER DEFINIRE L’ALTRO.

Vincenzo: intelligente, affidabile, sensibile

Teresa: protettivo, determinato, bello

UN LUOGO A CUI SEI MOLTO LEGATO.

Vincenzo: Trastevere, a Roma. Mi ricordo il mio arrivo in commissariato. Ero simile a un pulcino bagnato. Ed è lì che è iniziata la mia vita.

Teresa: Anzio, la casa che mio padre prendeva in affitto per le vacanze estive. Mi ricordo le risate, le sue forti braccia che mi prendevano al volo e mi facevano saltare sopra i cavalloni. Le sue esortazioni a non aver paura perché io ero una tipa tosta. Un tumore me lo ha portato via prima che gli potessi far vedere dove sono arrivata

BEVANDA PREFERITA.

Vincenzo: caffè

Teresa: caffè

BEVANDA ALCOLICA PREFERITA.

Vincenzo: vino rosso, aglianico o nobile di montepulciano.

Teresa: vino rosso, nobile di montepulciano

GIORNO O NOTTE.

Vincenzo: giorno

Teresa: per il lavoro, il giorno, per l’amore, entrambi.

FAI UN SORRISO.

Vincenzo accenna un sorriso spostando le gote verso l’altro.

Teresa fa un sorriso luminoso, socchiudendo gli occhi.

SALUTA L ‘ALTRO.

Vincenzo: ciao, dolce guerriera.

Teresa: ciao mio grande collega.

Che dire? Proprio belli.

Alla prossima!