In un mondo misterioso a tinte rosso cremisi, un ragazzo si aggira alla scoperta di grandi segreti e alla ricerca di se stesso, circondato da un alone di magia dalla potenza inaudita…

“LO SCRIGNO CREMISI” primo volume della saga fantasy ” Le Mutazioni” a firma di Venditti Antonello è un romanzo che ci trascina in un’atmosfera mistica e affascinante e oggi, ho deciso di scambiare quattro chiacchiere con il suo autore.

Ciao Antonello benvenuto! Prima di iniziare con le domande versiamoci qualcosa da bere che ci accompagni durante la “degustazione” del tuo romanzo. Qualche preferenza?

Ciao a tutti!

Consiglio di sorseggiare del Meliume: è una bevanda alcoolica ricavata da meline di fiume fermentato, aromatizzata con cannella e addolcita dal miele, è diffusa in tutta Haradyr, specialmente nel Regno delle Sabbie e nella corte della Città-Torre. Bevanda associata all’estate poichè in quelle terre fa molto caldo ed è ricca di deserti sabbiosi e oasi. 

Ottimo consiglio e poi, io adoro la cannella! Iniziamo con le domande:Come è nata la storia di “LO SCRIGNO CREMISI”

La storia è nata dopo aver scritto un libro epic-fantasy autoconclusivo che attualmente non è più in commercio, scritto anni fa. Mi piaceva l’idea di continuare a parlare di quel mondo così nitido nella mia mente che era davvero un peccato non descrivere altri luoghi e non viaggiare ancora su quelle terre. L’ho ambientata duemila anni dopo alcune vicende importanti, epiche e lo scrigno cremisi era un oggetto legato a dei misteri, lasciato in quelle terre.

Perchè hai scelto di creare una saga e non un romanzo autoconclusivo?

Come dicevo precedentemente, avendo già scritto un autoconclusivo, volevo che il mondo di Haradyr venisse interamente fuori, che tutti potessero viaggiare e vedere quelle terre e innamorarsi di quei personaggi come è successo a me.

Tra i tuoi personaggi quale preferisci e perchè?

Non posso fare un torto agli altri personaggi dicendo il mio preferito, temo si offenderebbero. Ma so per certo che se citerò Sitya, la più piccola della nostra prediletta famiglia, saranno tutti d’accordo, perché lei è la bambina sveglia e perspicace, simpatica e senza filtri, la bambina che tutti vorrebbero vedere crescere e desiderare che diventi la grande donna capace di cambiare le regole di un mondo malato.

Sitya – Illustrazione di Venditti Antonello

Come è nata in te la passione per la scrittura?

Per caso, in conseguenza della mia passione per l’illustrazione fantasy e successivamente per la lettura fantasy.  Mi attraeva l’idea di dare maggiore vita ai personaggi che immaginavo.

Saluta i nostri lettori con una delle tue citazioni preferite.

«Chi compra cose costose e frivole è una persona giudiziosa ». «Perché compra piccoli sogni». Cit. (lo scrigno cremisi)

Ringrazio Antonello per avermi dedicato un po del suo tempo e vi lascio un estratto da “LO SCRIGNO CREMISI” e il mio breve commento al romanzo.

Estratto

Almon era diventato un folle anche nei sogni. Il suo convincimento era talmente forte che si sarebbe davvero tolto la vita per governare dalla luna. Olìon si fermò. Non disse nulla, eppure ad Almon parve che avesse sorriso nonostante il suo volto fosse vuoto. Il dio gli diede le spalle e parlò ancora: « Un sovrano degno della mia guida rispetta le proprie scelte che sono fondamentali per elevarsi e raggiungere l’immortalità, ma deve tenersi in disparte dalle predilezioni umane. Solo con l’autodistruzione del genere umano rinascerà la Grande Bestia e il Grande Dio Sovrano dominerà, addomesticherà la sua ferocia e lascerà che plachi la sua fame. » « Cos’altro mi rimane ancora da fare ? » « Prima di intraprendere la via, dovrete liberarvi di quella famiglia. Kabian dell’Isola delle Farfalle sarà il primo. Lui è capace di ostacolare le scelte degli uomini. » Olìon si girò come per guardarlo. « Un corpo così piccolo e giovane, ma la sua forza e il suo potere verso gli uomini sono più grandi di quanto la vostra mente possa concepire. Gli Ithron sono stati sempre un problema per i sovrani di Haradyr, e i vostri avi ne erano consapevoli. Quindi al vostro risveglio farete ciò che vi ho consigliato: porterete con voi lo scrigno e poi io penserò al resto. »

« Rammento tutto, ma non mi hai accennato su come eliminare i suoi genitori ; avevi detto che il sacrificio completo prevedeva tutti i membri della famiglia di Sitya. »

« Se gli atti di un dio possono apparire arbitrari agli occhi degli uomini è perché questi non ne comprendono le ragioni. Agirete in conformità di un codice dell’onore cortese. Questa notte, tutto ha avuto inizio. È stato commesso un delitto, non mi è permesso vedere oltre la sfera che avvolge l’identità del vero assassino, ma voi punirete i colpevoli apparendo clemente. La Fossa di Thond sarà la soluzione. Riguardo al ragazzino : basterà tagliare la sua testa. Ma badate bene alla vostra bambina, potrebbe sfuggirvi di mano. »

« Potrebbe soffrire per la morte dei suoi cari. Amo quella fanciulla come fosse mia figlia. Arrecherò dolore alla sua anima ? »

« Ve l’ho già detto altre volte : gli uomini non hanno anima e un dio non può amare. Tenetelo sempre a mente. »

 « Scoppierà una rivolta tra i sudditi. »

« Uomini, Almon, sono soltanto uomini, e voi siete il Sovrano. » Almon chinò il capo e disse ancora: « Seguirò i tuoi consigli, come ho sempre fatto ». A quel punto Olìon tirò le mani fuori da una tasca del saio sabbioso e le alzò per afferrare il cappuccio. Si coprì il volto vuoto e pronunciò le sue ultime parole. « Nelle prossime due lune prenderete la via, solo quando tutto sarà compiuto, e solo allora ci rivedremo. Vi tenderò la mano per spiccare il volo. Sarò lì, fuori dallo scrigno. I prossimi sogni saranno vuoti della mia presenza. »

« Mi stai dicendo che non ci rivedremo più nei sogni ? »

« Se prenderete la via, i vostri sogni diverranno realtà. » Giunse un vento caldo che cominciò a consumare il saio di Olìon, lentamente, disgregandolo in granelli che finivano nel nulla, nell’infinito di quel cielo niveo, portando via l’immagine del dio-guida. Il candore del cielo aumentò sempre di più e accecò gli occhi di Almon, in un vento troppo rovente, troppo impetuoso. Si svegliò, mentre le candide tende della sua stanza svolazzavano leggere. In cielo c’era la luna e le imposte erano chiuse. La seta scarlatta covava lo scrigno cremisi. I rubini che lo componevano erano come tizzoni ardenti. Poi quell’ardore si spense. 

Kabian – Illustrazione di Venditti Antonello

Il parere di Elena

“Lo Scrigno Cremisi” primo volume della saga “Le Mutazioni” è un romanzo avvincente, dal ritmo narrativo sinuoso, in grado di ipnotizzare il lettore tenendolo incollato alle pagine dalla prima all’ultima riga. Con uno stile di scrittura fluido e coinvolgente e una capacità descrittiva rara, l’autore ci porterà con lui all’interno di un mondo affascinante alla scoperta di grandi segreti

Avventura, magia ed emozioni, si fondono alla perfezione in questo fantasy classico che esce dalle righe, dimostrandosi unico nel suo genere.

Vi aspetto al prossimo appuntamento.

Un abbraccio.

Elena