Descrizione
PRODOTTO ESAURITO
L’ascesa dell’impero Danador procede rapidamente. Le altre nazioni vengono sottomesse, una dopo l’altra, dalla schiacciante forza militare degli invasori, che giungono fino ad Aghoria e la mettono sotto assedio.
Nel frattempo i principi di Kernak, vittime di un’imboscata, vengono fatti prigionieri dall’imperatore Kedrax.
La loro unica speranza è riposta nei compagni: toccherà a Jandar, Alak ed Ethan liberarli per riportarli nella capitale. Un’impresa tutt’altro che agevole: ognuno di loro, infatti, è mosso da obiettivi e interessi personali così forti, da rischiare di far saltare la missione di salvataggio.
Intanto Lenara, maga e consigliera imperiale, comincia a dubitare di Kedrax e a indagare su di lui.
Una decisione che la porterà a percorrere un sentiero pericoloso e parallelo al suo incarico: condurre i Mietimorte nel deserto alla ricerca di un’antica piramide.
Guidarli, però, sarà tutt’altro che semplice: in ciascuno di loro alberga infatti il seme della discordia
Alessia (proprietario verificato) –
Qui di colpi di scena ce ne sono eccome! In questo secondo volume della saga i personaggi cambiano, si trasformano, si manifestano per ciò che sono davvero, sorprendono il lettore, lo fanno gioire, riflettere, rattristare, sorprendere. La fazione dei “nemici”, se così si può dire, è quella che mi ha intrigato di più, la trovo più affascinante, curiosa e dinamica.
All’interno alcune domande trovano risposta, ma ne sorgono altre e piano piano si dipana il quadro completo, ciò che c’è dietro ai personaggi, come quando lentamente si esce da un banco di nebbia e si scorgono prima i prati, poi gli alberi, le abitazioni, fino a vedere l’intero paesaggio. Ecco, alla fine del romanzo stiamo avanzando verso la fine del banco di nebbia…