Dodici porte
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Dodici porte è una fiaba dark che si snoda attraverso dodici passaggi che la protagonista Lunar deve superare, scoprendo luoghi e mondi inaspettati. Inizia così un percorso di guarigione spirituale dalle violenze subite nel mondo reale. Un viaggio iniziatico alla scoperta delle proprie origini. I personaggi e i luoghi che Lunar incontra sono simboli generati dal suo subconscio, manifestazioni del suo dolore.
Lunar è una giovane ragazza, che una terribile notte si trova a fuggire per strade sconosciute dopo essere stata vittima di una violenza. Corre, fino a raggiungere una porta. La porta della Casa. La prima porta di un viaggio onirico che la porterà a ricostruire i pezzi della propria identità e a rimarginare le ferite subite.
La ragazza tenterà di far fronte all’angoscia contando sulle proprie forze e sull’aiuto della famiglia, ma quando si ritroverà faccia a faccia con il suo carnefice, si renderà conto di aver bisogno di un aiuto che non avrebbe mai pensato di ricevere.
Inizia così il percorso di guarigione all’interno della Casa, alla scoperta di personaggi e luoghi fantastici, figli della sua psiche e non solo.
Dodici tappe di trasformazione.
Dodici porte che si aprono una dentro l’altra.
Ale –
Il mondo creato da Daisy Franchetto è un mondo dove le donne sono figure importanti, spesso dimenticate o messe ai margini dagli autori fantasy. Per l’autrice, invece, sono figure centrali, da molti punti di vista, non soltanto per la scelta di una protagonista, ma anche per i ruoli che rivestono nel corso del romanzo: Mamà, la misteriosa matrona della Casa; la Loba, nelle sue forme umana e animale; Alma, la profetessa saggia e sempre attenta, e poi Maravé, la regina Anguuna, le donne Ural, tutte figure forti, in grado di adombrare quelle maschili. In generale, aggiungerei, c’è una forte attenzione dell’autrice verso le figure considerate solitamente “deboli” o “diverse”, che nasconde una giusta critica verso certi pregiudizi, ma anche la speranza e la possibilità che le cose possano migliorare, che il futuro possa essere all’altezza dei sogni degli individui. Un po’ come accade a Lunar che, pur con fatica e sofferenza, riesce a trovare la sua strada.
diego –
Ho letto il primo romanzo della trilogia di Daisy e ne sono rimasto piacevolmente colpito. L’idea è molto forte. Una bambina che cerca di superare un trauma compiendo un viaggio che è perfettamente in equilibrio tra sogno e realtà. La forza del romanzo, a mio dire, è proprio qui: nella capacità dell’autrice di accompagnare il lettore nel cammino di Lunar, svelando poco a poco un sistema a scatole cinesi che funziona e cattura. Favola dark, fantasy metropolitano, mistery, fino a sfiorare il genere horror (soprattutto per l’incipit iniziale), si potrebbe definire uno strano (e a tratti allucinante) Alice nel paese delle meraviglie. Il punto però è che non sempre è giusto inquadrare un testo in uno specifico genere narrativo. Dodici porte ti prende per mano, e lo fa con una grazia letteraria rarissima e creando un mondo alternativo pazzesco pieno zeppo di personaggi, suggestioni e possibilità dove non mancano i colpi al cuore. Niente, tocca prendere anche gli altri due.