Daniel Di Benedetto nasce a Torino il 21 ottobre del 1981 e tuttora, nonostante tutto, vive da quelle parti.
Ha un pensiero fisso nella testa. Vedere sorridere le persone.
Scrive su un blog da oltre dieci anni (http://halfangel.iobloggo.com), inoltre collabora periodicamente col sito internet www.nabikiblob.com dove si occupa dello spazio dedicato ai “cassetti della memoria”, dal quale è nato un vero e proprio “spin off”, un blog molto seguito e apprezzato (http://cassettidellamemoria.wordpress.com) e nel pochissimo tempo libero, oltre a cercare sempre l’ispirazione per provare a raccontare storie nuove, ha un classicissimo lavoro da impiegato.
Ha due passioni: una è il calcio (è orgogliosamente “gobbo” dalla nascita, e ha giocato per oltre vent’anni a pallone come portiere in tutte le categorie dilettantistiche regionali).
L’altra è la sua Piccola Principessa. Sua figlia.
Che sorride molto più di lui. E molto meglio.
Tutti siamo in perenne attesa.
Qualcosa che potrebbe accade. Qualcuno che deve arrivare o partire, magari per sempre.
Una vecchia panchina di legno, all’ombra della grande quercia in un parco comunale, è il palcoscenico delle storie che si muovono capitolo dopo capitolo.
La sfida è stata lanciata.
Ogni giorno ciascuno di noi si trova suo malgrado davanti a un bivio. Scegliere una strada invece di un’altra non è mai facile. Ogni decisione può determinare un cambiamento a cui bisogna farsi trovare pronti. È quello che accade ai protagonisti di questi tredici racconti, ognuno dei quali è alle prese con una prova da affrontare, un impegno imprevisto, un confronto inaspettato.
Il corpo avvolto tra le lenzuola, le mutandine sfilate e il sorriso di Anna che non tornerà più.
Il maresciallo Giuseppe Occhipinti deve indagare sulla morte di quella ragazza che aveva imparato ad amare come un padre e come un fratello.
Ricostruire la vita di una persona che pensava di conoscere e che scoprirà essere sempre più lontana dall’idea che aveva di lei.