Annalisa Ghilarducci nasce in Versilia, dove tutt’oggi vive e lavora. Cresciuta sulle pagine di Jules Verne e Emilio Salgari, giovanissima comincia a scrivere storie di fantasia con protagonisti
i personaggi dei fumetti e cartoni animati che più l’appassionano. Ben presto scopre la fantascienza
e in seguito approda al genere fantasy, mentre l’amore per la storia antica e l’archeologia la spinge ad alternare letture fantastiche a romanzi e saggi storici.
Impiegata presso un’azienda privata, non rinuncia a scrivere e coltivare le sue passioni, fino a intraprendere una breve esperienza all’università di Pisa in ambito archeologico.
Proprio da uno stage presso gli scavi di Massaciuccoli (LU), nascono i suoi racconti storici ambientati all’epoca dell’antica Roma “Le otto coppe”, inserito nell’antologia “Racconti toscani” novembre 2016, e “Lo stampo della Medusa”, per l’antologia “Racconti a tavola” in uscita nel dicembre 2017.
Entrambe le antologie edite da Historica Edizioni. “Carhas Ithil, la città sul mare” edito da DZ Edizioni è il suo romanzo di esordio.
Valiah è la figlia di re Valihor, signore del regno degli altopiani di Valaah. Cresciuta in un paese dove le donne non hanno alcun valore, viene destinata da suo padre a sposare il sovrano di un’isola remota in nome di una alleanza così antica che nessuno ne rammenta il significato.
Perduto ogni contatto con il messaggero Antinoi e senza alcuna notizia della principessa Valiah, l’attesa promessa sposa, re Themenos di Irkalia salpa con la sua flotta alla volta delle coste del paese alleato di Andhor.
Scoprirà così, sin troppo presto, che i suoi peggiori incubi si stanno inesorabilmente avverando: Maestro Ardarhan, l’antico signore e tiranno della misteriosa città di Carhas Ithil, è risorto dalle ombre del suo esilio millenario e si prepara a riconquistare i suoi domini sull’intero mondo di Terraji.