L’estate volge al termine, ma il caldo non demorde e impavido, continua a scivolarci addosso costringendoci a soccombere al suo volere, come un mago capace di soggiogare la nostra mente, con la sottile arte dell’illusione!

Ed è proprio un mago il protagonista del romanzo di cui voglio parlarvi oggi: TENEBRE di Maria Patavia.

Ciao Maria benvenuta!

Come dicevo nell’introduzione, il caldo ancora non demorde e credo che il modo migliore per combatterlo, sia sedersi all’ombra leggendo un buon libro e sorseggiando qualcosa di fresco.

Che bevanda ci consigli di gustare assieme al tuo libro?

Beh ovviamente una birra! L’ideale sarebbe una birra Peroni perchè è una delle birre più richieste quando si ordina cibo da asporto e in Tenebre un serial killer colpisce proprio in una pizzeria d’asporto uccidendo e facendo a pezzi i commessi.

Vi regalo una piccola curiosità riguardante questa birra:

“Chiamami Peroni, sarò la tua birra”. Nella memoria di chi ha incontrato la spumeggiante bevanda durante gli anni Settanta, lo slogan dello spot Peroni (forse anche perché affidato al volto dell’attrice tedesca Solvi Stubing, decisamente gradevole, almeno per il pubblico maschile) ha rappresentato uno tra i veicoli promozionali più immediati ed efficaci. Erano i tempi in cui la birra era semplicemente “la” birra”: monolitica e rigorosamente declinata al singolare. Tanti i personaggi famosi coinvolti nel tempo del calibro di Anita Ekberg,Fred Buscaglione, Mina e Ugo Tognazzi, Renzo Arbore, Milly Carlucci, Filippa Lagerback,Adriana Sklenarikova, Camilla Vest, rinomati testimonial pubblicitari di una birra e un birrificio che hanno fatto la storia.

Wow! Questa è proprio una bella chicca, grazie!

Procediamo con le domande: Chi o cosa ti ispira a scrivere?

Citando una frase del mio libro “L’ispirazione è un’amica bizzarra, visita lo scrittore quando meno se lo aspetta”. Delle volte è un’emozione ad ispirare, altre una vicenda accaduta realmente a me stessa o ad altre persone, non esiste uno schema fisso, tutto può divenire storia.

Come è nato “Tenebre”?

Tenebre è la visione di una società egoista e ripiegata in sé stessa che ho voluto narrare scegliendo la forma letteraria che ritenevo fosse ad essa più meritevole: l’horror.

Tra i tuoi personaggi quale preferisci e perchè?

Ognuno dei personaggi ha qualcosa di me o delle persone che ho incontrato nella mia vita, è lo specchio di emozioni vissute o di storie ascoltate. Sicuramente quello che ho amato di più è il Mago, il filo conduttore di tutta la storia, che non si capirà chi sia in realtà fino a metà libro. Però ho un particolare affetto anche per la bisnonna Annabella, un personaggio che ho creato ispirandomi a mia nonna.

A che tipo di lettore è destinato il tuo romanzo?

Credo che tutti possano leggere Tenebre. Nonostante vi siano delle scene violente sono poche e non particolarmente cruente da dar fastidio. E’ un romanzo centrato sulla critica sottilmente ironica della nostra società in cui penso qualsiasi lettore possa immedesimarsi.

Se dovessi scegliere una colonna sonora per “Tenebre” quale sarebbe?

Bella domanda! Penso che amerei molto “DreamWarriors” (I guerrieri del sogno), di Dokken, colonna sonora di uno dei film della mia saga preferita, ovvero “Nightmare”.

Saluta i lettori con una delle tue citazioni preferite.

“L’amore, qualsiasi forma d’amore, serve a rendere le persone felici!”

Grazie per averci concesso il tuo tempo e per la cordialità.

A me non resta che lasciarvi con un estratto tratto da Tenebre e un breve commento dedicato al romanzo.

Estratto

In mezzo a una vampata di fumo il Mago scomparve, i bambini rimasero a guardare per qualche secondo con le bocche spalancate, sperando di vederlo spuntare in un angolo del locale. Non accadde nulla. Così scoppiarono in un applauso, incitando una replica a gran voce. Ma il mago non ne aveva mai concesse. Era soddisfatto di aver regalo un sogno a bambini e adulti, facendo danzare le ombre che, sommerse di luce, si trasformavano in stelle luccicanti per poi cadere sotto forma di brillantini sul pubblico. Il suo cilindro magico aveva fatto apparire fiori e colombe che diventavano neve; bolle di sapone narravano storie incantate ed esplodevano cantando una dolce musica. E poi, quando il sogno finiva, rimaneva soltanto l’odore acre del fumo che lo portava chissà dove. Nessuno sapeva chi fosse.

Il parere di Elena

Tenebre è un romanzo adatto a qualsiasi lettore e a qualsiasi fascia di età.

Un horror dalla trama intricata ma molto scorrevole, capace di coinvolgere con la sua semplicità. Gli incubi peggiori hanno il volto dell’ordinario e la linea di distinzione tra il sogno e la realtà andrà via via divenendo sempre più sottile. Un mago misterioso, vi tenderà la mano e vi porterà con lui nel suo mondo fatto di tenebre e magia.

Vi aspetto al prossimo appuntamento, buona lettura!

Un abbraccio.

Elena